19 Mag 2019
IL BRACCIO DI FERRO USA-CINA: Google- Huawei

In questi giorni continuano le perplessità su quali possano essere i futuri problemi di miliardi di persone che hanno acquistato un telefono Huawei o Honor, in seguito agli avvenimenti politici tra America e Cina.

La versione ufficiale vuole che Trump abbia messo il colosso tecnologico cinese nella lista nera poiché non conforme alle nuove direttive sulla sicurezza stabilite in America: il rischio è quello di spionaggio e sabotaggio. Google quindi, non collaborerà più con Huawei.

Il risultato è la passiva situazione che molte persone che hanno acquistato un telefono Huawei si troveranno ad affrontare, la perdita di accesso ad aggiornamenti:

  • del sistema operativo Android,
  • di YouTube,
  • Gmail.


Per non parlare delle conseguenze a cascata sulle altre aziende tecnologiche (quali Intel, Qualcomm e altre) che hanno bloccato tutte le forniture di chip e microchip da Huawei.

Google, in accordo a tali scelte, dice inoltre che, per gli utenti già attivati continueranno a funzionare servizi come:

  • Protezioni di sicurezza
  • Google Play Protect
  • Google Play.


Gli utenti sono anche stati rassicurati dal colosso cinese che ha dichiarato di continuare a fornire servizi post-vendita.

Per quanto riguarda i telefoni non ancora attivati non si sa bene cosa non avranno, ma del resto, chi li comprerà ancora?


Il consiglio Solution

Huawei è un colosso tecnologico che non produce solo telefonini ma tanti device tecnologici usati in tutto il mondo, inoltre i loro prodotti a livello di qualità-prezzo sono convenienti e quindi molto diffusi: hanno portato la compagnia a livelli egemoni nel settore.

Trump ha provato più volte, negli ultimi tempi, a bloccare questo gruppo ma senza riuscirci; ha provato anche ad arrestare la figlia del fondatore di Huawei, sua diretta erede, la signora Meng, con l’accusa di vendita di tecnologia all’Iran, violando così le sanzioni Usa.

Huawei è direttamente collegato e aiutato dal partito comunista che governa in Cina. Molte volte l’America ha dovuto adattarsi al mercato cinese molto severo con regole chiuse al suo interno. Trump ora sta facendo lo stesso, si tratta di avere più potere di decisione nelle scelte a livello globale. La Cina potrebbe dire: “Qui, basta Apple!”. E via dicendo, finché si trova un accordo.

Bisogna vedere quanto ancora vogliano curare i propri interessi e quanto sono disposti a scendere a compromessi. Questione di tempo. Intanto, l’Europa e miliardi di persone con un telefono Huawei fanno da spettatori passivi.